Questo articolo fornisce una vista approfondita sul pilastro Cost Deployment, una metodologia che permette di identificare e quantificare sistematicamente in termini economici le perdite registrate nei processi produttivi, trasformandole in opportunità di miglioramento e collegandole direttamente al conto economico. L’obiettivo principale è ottimizzare i costi di trasformazione, ridurre gli sprechi e migliorare le performance aziendali. Questo metodo si integra nel modello Lean World Class®, rappresentando una guida strategica per tutte le attività correlate grazie alla capacità di collegare in modo diretto i risultati raggiungibili attraverso le attività di attacco agli sprechi, con gli obiettivi di riduzione dei costi e i conseguenti benefici monetari. 

Affrontare il Cost Deployment, partendo dal distinguo importante tra Perdite e Costi

Comprendere la differenza tra perdite e costi è cruciale per un’analisi efficace. Le perdite sono misurate in unità fisiche, come ore o kWh, mentre i costi sono misurati in unità monetarie e derivano dalle perdite. Concentrarsi solo sui costi è limitante; l’identificazione delle perdite è essenziale per individuare le cause radice e ottenere risultati più significativi. Questo approccio permette di andare oltre la semplice riduzione dei costi, mirando a un miglioramento complessivo dell’efficienza operativa. Le aziende che riescono a distinguere chiaramente tra perdite e costi possono sviluppare strategie più mirate e ottenere un vantaggio competitivo significativo.

Il Pilastro del Cost Deployment: l’implementazione in 7 passi

Il Cost Deployment è un processo strutturato che guida le aziende attraverso un percorso di miglioramento continuo. Questo approccio non solo identifica le perdite, ma le traduce in termini economici, facilitando decisioni strategiche. 

1. Identificazione del Costo Totale di Trasformazione  

   Si analizza il costo totale al netto delle materie prime, stratificandolo per processo e definendo così un obiettivo di miglioramento per ciascun processo. Questo passo iniziale è fondamentale per comprendere dove si concentrano i costi e quali processi offrono le maggiori opportunità di miglioramento. Un’analisi dettagliata permette di identificare le aree critiche e di stabilire priorità chiare per l’intervento.

2. Sprechi e Perdite e il loro impatto  

   Si esegue un’analisi qualitativa per mappare gli sprechi lungo i processi produttivi, generando una maggiore consapevolezza dei punti critici e delle aree di miglioramento. Questa fase coinvolge spesso la mappatura del flusso di valore, che aiuta a visualizzare il processo produttivo e a identificare le inefficienze. La consapevolezza generata da questa analisi è essenziale per motivare il cambiamento e per coinvolgere tutti i livelli dell’organizzazione nel processo di miglioramento.

3. Correlazione tra Perdite Causali e Risultanti  

   Le perdite risultanti vengono ricondotte alle loro cause radice, migliorando l’efficacia delle azioni correttive e ottimizzando le risorse. Questo passo richiede un’analisi approfondita delle cause alla base delle perdite, spesso utilizzando strumenti come il diagramma di Ishikawa o l’analisi dei cinque perché. Identificare le cause radice è essenziale per sviluppare soluzioni sostenibili che eliminino le perdite alla fonte.

4. Valorizzazione Economica degli Sprechi 

   Si traduce ogni perdita in termini economici, utilizzando metriche aziendali standard per quantificare l’impatto finanziario. Questo passaggio è cruciale per giustificare gli investimenti necessari per le iniziative di miglioramento e per dimostrare il ritorno sull’investimento. La valorizzazione economica degli sprechi aiuta a comunicare l’importanza delle iniziative di miglioramento a tutti i livelli dell’organizzazione, dal management agli operatori di linea.

5. Selezione di Strumenti e Metodologie 

   Vengono definiti gli approcci focalizzati o sistematici per affrontare le perdite prioritarie, integrando strumenti tecnici del Lean World Class®. La scelta degli strumenti giusti è fondamentale per garantire che le soluzioni siano efficaci e sostenibili. Gli strumenti Lean, come il Kaizen, il Just-In-Time e il Total Productive Maintenance, possono essere utilizzati per affrontare specifiche sfide operative e per migliorare l’efficienza complessiva.

6. Analisi Costi-Benefici 

   Si valuta il bilancio economico di ogni progetto per decidere le priorità d’implementazione, garantendo un ritorno sull’investimento ottimale. Questa analisi aiuta a identificare quali progetti offrono il miglior rapporto costo-beneficio e a stabilire un piano d’azione che massimizzi l’impatto delle iniziative di miglioramento. L’analisi costi-benefici è uno strumento essenziale per la pianificazione strategica e per l’allocazione delle risorse.

7. Piano d’Azione e Monitoraggio  

   Si definiscono KPI per monitorare i progressi, garantendo l’allineamento con il budget e gli obiettivi aziendali. Il monitoraggio continuo è essenziale per assicurare che le iniziative di miglioramento producano i risultati attesi e per apportare eventuali correzioni di rotta. I KPI devono essere scelti con cura per riflettere gli obiettivi strategici dell’azienda e per fornire una misura accurata delle prestazioni.

Benefici e Conclusioni

Il Cost Deployment facilita il dialogo tra diverse funzioni aziendali utilizzando un linguaggio economico comune. Supporta decisioni rapide basate su dati concreti e definisce chiaramente le priorità di miglioramento. Il metodo consente inoltre di monitorare l’impatto delle azioni intraprese sul conto economico, promuovendo una gestione più efficace e orientata al valore. La consulenza direzionale è essenziale per guidare le aziende attraverso questo processo complesso, assicurando che le strategie siano allineate con gli obiettivi aziendali

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