In un mercato sempre più complesso, come trasformare l’ufficio acquisti da semplice centro di costo a un motore di vantaggio competitivo? La risposta è il Lean World Class® Procurement: una metodologia completa che estende i principi del Lean Thinking e del World Class Manufacturing (WCM) all’intera supply chain per generare valore tangibile.
Questo approccio strategico si articola in sette passi concreti, organizzati in fasi (reattiva, preventiva e proattiva), per guidare l’azienda verso l’eccellenza. Imparerai come utilizzare strumenti essenziali come la matrice di Kraljic per la segmentazione strategica dei fornitori e come sfruttare la digitalizzazione (Industria 4.0) per automatizzare i processi e aumentare la resilienza. Il focus si sposta dal semplice prezzo di acquisto al Total Cost of Ownership (TCO), un concetto cruciale per eliminare gli sprechi (Muda) e i costi occulti legati alla non-qualità.
L’obiettivo finale è chiaro: spendere meno, spendere meglio, ottenendo risultati misurabili come una riduzione dei costi operativi fino al 30% e un miglioramento della puntualità delle consegne fino al 95%. Scopri come trasformare il tuo procurement in una leva strategica per la redditività e la crescita aziendale.
Nel contesto economico attuale, caratterizzato da instabilità geopolitica, rapidi cambiamenti tecnologici (industria 4.0) e crescente complessità dei prodotti, la tradizionale funzione di procurement (approvvigionamento) ha superato da tempo il suo ruolo di mero “centro di costo”. Oggi, l’ufficio acquisti è riconosciuto come un elemento strategico in grado di influenzare direttamente la redditività, la liquidità (cash flow) e la capacità di innovazione dell’azienda.
Come può un’azienda non solo reagire a questo scenario, ma trasformarlo in un vantaggio competitivo duraturo? La risposta risiede nell’adozione di un approccio strutturato e rigoroso: il Lean World Class® Procurement, un metodo che estende i principi del Lean Thinking e del World Class Manufacturing (WCM) all’intera catena del valore, dai fornitori ai clienti.
Per comprendere l’importanza di applicare il pensiero snello agli acquisti, è fondamentale analizzare il peso specifico dei costi di fornitura. Nella maggior parte delle aziende manifatturiere, la spesa per materie prime, componenti e servizi esterni rappresenta la voce di costo più significativa all’interno del conto economico.
È qui che entra in gioco il concetto di “effetto leverage” (o effetto leva):
In sintesi, concentrare gli sforzi di miglioramento sulla gestione e ottimizzazione dei costi di fornitura consente di ottenere incrementi della redditività immediati e rilevanti. Non solo: agire sul costo dei materiali, riducendo gli stock e ottimizzando i termini di pagamento, ha un impatto diretto e positivo sul cash flow, fornendo liquidità vitale per gli investimenti e la crescita.
Il Lean World Class®, (metodologia proprietaria di Bonfiglioli Consulting), è l’evoluzione matura sia del Lean Thinking che del World Class Manufacturing (WCM).
Il Lean World Class® procurement nasce per colmare una lacuna strategica: la necessità di estendere il rigore metodologico e l’efficacia misurabile del WCM fuori dal perimetro della fabbrica, applicandolo al material cost e all’intera gestione della catena di fornitura, trasformando l’approccio in un modello “end-to-end”.
L’obiettivo fondamentale del Lean World Class® Procurement è fornire una “bussola affidabile” che traduca la strategia aziendale in azioni concrete e misurabili per la riduzione dei costi legati all’approvvigionamento e al contempo ne aumenti la resilienza.
L’approccio Lean World Class® Procurement è organizzato in un percorso evolutivo che si sviluppa attraverso tre fasi principali – reattiva, preventiva e proattiva – e si articola in sette passi (o step), riprendendo la logica di risoluzione dei problemi tipica dei pilastri WCM.
Questa fase iniziale ha l’obiettivo di affrontare e risolvere le criticità esistenti, misurando e quantificando le perdite generate da un processo di approvvigionamento inefficiente.
Il punto di partenza è l’identificazione e la quantificazione delle perdite associate al processo di approvvigionamento. Ci si concentra sui quattro kpi fondamentali:
Questo passo implica l’utilizzo di strumenti come il Supply Chain Cost Deployment per assegnare un valore economico a ciascuna perdita.
Una volta identificate e quantificate le perdite, si utilizza il rigore metodologico lean (come i 5 perché o il diagramma di ishikawa) per risalire alle cause radice dei problemi. Il focus è studiare le contromisure necessarie per tendere all’obiettivo di zero perdite dovute a inefficienze nel processo di approvvigionamento.
Le contromisure definite vengono implementate e si inizia a formalizzare il nuovo standard operativo. Questo include la produzione di una nuova vendor list (elenco fornitori qualificati) e un primo vendor ranking (classifica basata sulle performance) che riflettano i miglioramenti ottenuti.
L’obiettivo della fase preventiva è trasformare la gestione dei fornitori da una reazione a un problema a un’azione strategica e proattiva, gestendo i rischi e le opportunità prima che si manifestino.
Questi passi sono dedicati all’analisi approfondita di tutti i vincoli e le opportunità, sia interni che esterni, per costruire un nuovo standard più efficiente e resiliente. Strumenti chiave in questa fase sono:
Questa fase è strettamente connessa alla creazione di un Business Continuity System (BCS) per gli acquisti, che identifica, mitiga e pianifica la risposta a potenziali rischi di fornitura.
La fase proattiva proietta l’azienda verso l’eccellenza, sfruttando le tecnologie 4.0 e garantendo la sostenibilità del sistema nel tempo.
Per raggiungere la massima efficienza (minimo costo) del processo di approvvigionamento, è essenziale implementare strumenti di integrazione digitale. Questo include l’automazione dei flussi d’ordine, l’uso di piattaforme di monitoraggio in tempo reale, la tracciabilità delle forniture (ad esempio con rfid), e l’integrazione dei dati per la visibilità e la reattività lungo la catena. La digitalizzazione riduce drasticamente il “muda di attesa” e il “muda di sovra-lavorazione” (come la gestione cartacea o l’inserimento manuale dei dati).
L’ultimo passo è l’estensione del metodo Lean World Class® Procurement a cascata a tutti i fornitori di importanza strategica, incoraggiandoli ad adottare a loro volta i principi lean. Questo genera un effetto moltiplicatore sui costi complessivi della catena di fornitura, garantendo che l’intera rete di partner operi in modo snello ed efficiente. Questo è il principio del kaizen applicato al procurement.
Il filo conduttore che unisce tutte le fasi del lean world class® procurement è il focus sul Total Cost Of Ownership. Conoscere il costo totale di una fornitura, andando oltre il semplice prezzo d’acquisto, è il tema cruciale a cui dare risposta.
Il Total Cost Of Ownership include:
L’approccio Lean World Class® Procurement pone una forte enfasi sull’analisi e l’attribuzione ai diversi fornitori di una quota dei costi indiretti da essi generati, permettendo una valutazione dell’onerosità complessiva del rapporto di fornitura.
Questa analisi è strettamente legata al pilastro di quality control del Lean World Class® : conoscere l’impatto delle performance qualitative dei fornitori sul Total Cost Of Ownership è fondamentale per prendere decisioni strategiche corrette. Spesso, un fornitore con un prezzo di acquisto marginalmente più alto, ma con prestazioni di qualità e puntualità eccellenti, genera un Total Cost Of Ownership inferiore rispetto a un fornitore con un prezzo basso ma alta incidenza di costi occulti.
Il Lean World Class® Procurement non è solo una metodologia per ridurre i costi, ma un percorso di trasformazione che ridefinisce il modo in cui l’azienda collabora con il mercato e gestisce il valore.
I risultati ottenibili dall’adozione del Lean World Class® Procurement sono tangibili e misurabili, basati sule nostre esperienze consolidate:
L’obiettivo ultimo del Lean Procurement è riassumibile nello slogan: “spendere meno, spendere meglio”. Questo si persegue attraverso l’ottimizzazione dei consumi, la standardizzazione, la semplificazione, l’automazione dei processi e una profonda consapevolezza delle effettive necessità aziendali.
Definire e attuare il piano strategico di procurement in via preventiva, ridurre i costi indiretti di fornitura attraverso la digitalizzazione, e sviluppare i fornitori con logica e metodo, sono i passi che conducono l’azienda verso l’eccellenza operativa nel processo di acquisto. In un mondo sempre più incerto, il Lean World Class® Procurement è la guida necessaria per navigare verso il vero nord della competitività aziendale.
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In breve, cos’è il Lean World Class® Procurement?
Il Lean World Class® Procurement (LWCP) è un metodo che estende i rigorosi principi del World Class Manufacturing (WCM) e del Lean Thinking all’intera catena di fornitura, operando su tre fasi (Reattiva, Preventiva, Proattiva) attraverso una metodologia strutturata a 7 passi per eliminare gli sprechi (Muda) e massimizzare la redditività degli acquisti.