Sommario

Per competere nel mercato attuale, le aziende devono perseguire costantemente una maggiore efficienza e produttività, spesso affidandosi a sistemi come la Lean Production 5s. La soluzione per migliorare le performance non risiede sempre in tecnologie sofisticate, ma in un’attenta organizzazione del posto di lavoro. A questo scopo, il metodo delle 5S, sviluppato in Giappone, si è affermato come uno strumento universale ed estremamente efficace per ottimizzare l’operatività aziendale partendo dalle basi.


Nel dinamico mondo aziendale di oggi, la ricerca costante di efficienza e produttività attraverso metodologie come la Lean Production 5S è una priorità assoluta per ogni organizzazione che ambisce al successo e alla sostenibilità a lungo termine. Spesso, la soluzione a problemi complessi non risiede in tecnologie avanzate o strategie elaborate, ma in un approccio fondamentale e sorprendentemente semplice: l’organizzazione del posto di lavoro. È qui che entrano in gioco le 5S, una metodologia nata in Giappone e che ha dimostrato la sua universalità e la sua straordinaria efficacia in ogni settore e dimensione aziendale.

Le 5S non sono un mero insieme di “regole di pulizia” o un esercizio di riordino temporaneo. Rappresentano un pilastro fondamentale della filosofia operativa Lean Thinking e della metodologia Lean World Class®, la nostra metodologia proprietaria. L’obiettivo ultimo è il raggiungimento dell’eccellenza operativa partendo dalla base: la singola postazione di lavoro.

Ma cosa si nasconde dietro questo acronimo apparentemente semplice? E perché è così strategico?

Lean Production 5S: un viaggio nel miglioramento continuo

Il termine “5S” deriva da cinque parole giapponesi che rappresentano le fasi sequenziali e interconnesse di questa potente metodologia. Ogni “S” costruisce sulle fondamenta della precedente, creando un ciclo virtuoso di miglioramento continuo per eliminare costantemente gli sprechi o Muda / Muri/ Mura in giapponese

1.Seiri (Scegliere, Separare, Eliminare)

Seiri è il primo step della Lean Production 5S. Si tratta di distinguere ciò che è necessario da ciò che non lo è, per poi eliminare impietosamente quest’ultimo dalla postazione di lavoro. L’obiettivo è liberare spazio prezioso, ridurre l’ingombro e rimuovere le fonti di distrazione.

Applicazione Pratica: immaginate una scrivania d’ufficio o un banco di lavoro in fabbrica. Quanti oggetti sono presenti “per ogni evenienza” ma vengono utilizzati solo raramente, se non mai? Quante vecchie attrezzature sono lì “perché potrebbero servire un giorno”? Quanti documenti obsoleti o stampe inutili si accumulano?
Per implementare Seiri in modo efficace, si utilizza la tecnica del “cartellino rosso”. Ogni oggetto sulla postazione di lavoro viene esaminato criticamente: se non è necessario per l’attività corrente o non è stato utilizzato negli ultimi X giorni (dove X è un periodo definito), gli si appone un cartellino rosso e lo si sposta in un’area di “quarantena”. Dopo un periodo prestabilito, se l’oggetto non è stato reclamato o non se ne è sentita la mancanza, viene eliminato, venduto o riciclato.

Risoluzione di problemi: Seiri combatte direttamente il “muda” di movimento (tempo speso a spostare oggetti inutili) e di inventario (materiali in eccesso). Un ambiente pulito dal superfluo permette una visione chiara delle risorse e delle attività essenziali.

2. Seiton (Sistemare, Organizzare, Ordinare)

Una volta che solo gli elementi necessari sono rimasti, la fase Seiton si concentra sulla loro disposizione logica e efficiente. “Un posto per ogni cosa, e ogni cosa al suo posto” è il mantra di questa fase. L’obiettivo è minimizzare il tempo e lo sforzo necessari per trovare, prendere e riporre gli oggetti.

Applicazione pratica: per Seiton, si mappano i flussi di lavoro e si posizionano gli strumenti e i materiali in base alla frequenza d’uso e alla sequenza delle operazioni. Gli oggetti usati più spesso dovrebbero essere a portata di mano, magari all’interno della “Golden Zone” (l’area compresa tra il campo visivo a 60° e 400 mm di distanza dal tronco dell’operatore, che assicura una postura appropriata e riduce lo sforzo).

Si possono utilizzare tecniche di “visual management” come:

  • Sagome e Contorni: disegnare sagome degli strumenti sui pannelli portautensili (come quelli visibili nell’immagine) o sui cassetti, in modo che sia immediatamente evidente se uno strumento manca o non è al suo posto.
  • Etichette e Colori: utilizzare etichette chiare e codici colore per identificare contenitori, scaffali e aree.
  • Marche a Terra: segnare con nastro adesivo o vernice le aree designate per attrezzature, scorte o passaggi.

Risoluzione di problemi: Seiton riduce drasticamente il “muda” di movimento (ricerca di oggetti) e di attesa (perché un collega ha preso uno strumento e non si sa dove sia). Migliora l’ergonomia e la sicurezza, prevenendo infortuni dovuti a disordine o posture scorrette.

3. Seiso (Splendere, Pulire, Ispezionare)

Seiso va ben oltre la semplice pulizia. Si tratta di pulire a fondo la postazione di lavoro e, contemporaneamente, identificare ed eliminare le fonti dello sporco. Pulire diventa un atto di ispezione e manutenzione preventiva, un’opportunità per scoprire anomalie, perdite, malfunzionamenti o potenziali problemi.

Applicazione pratica: non è sufficiente pulire la polvere; bisogna capire da dove viene. Una macchia d’olio non è solo sporca, ma un potenziale segnale di una perdita in una macchina. Un accumulo di scarti può indicare un processo inefficiente.

Si possono implementare:

  • Checklist di pulizia/ispezione: schede giornaliere o settimanali che guidano gli operatori nella pulizia e nell’ispezione, incoraggiando la segnalazione di problemi.
  • Assegnazione di responsabilità: ogni area o macchina ha un responsabile della pulizia e dell’ispezione.

Risoluzione di problemi: Seiso contribuisce a ridurre il “muda” di difetti (identificando e prevenendo problemi prima che causino difetti) e di spreco di risorse (individuando perdite o inefficienze). Promuove un ambiente di lavoro più sicuro e igienico, migliorando la qualità del prodotto finale.

4. Seiketsu (Standardizzare)

Seiketsu è la chiave per rendere sostenibili i progressi ottenuti con le prime tre S. Si tratta di stabilire standard visivi e procedure operative che garantiscano che le fasi Seiri, Seiton e Seiso siano eseguite in modo coerente e ripetibile nel tempo. L’obiettivo è prevenire il ritorno del disordine e della negligenza.

Applicazione pratica: questo include la creazione di:

  • Procedure Operative Standard (SOP): documenti chiari e concisi che descrivono come eseguire specifiche attività, inclusi i compiti di 5S.
  • Checklist di Audit 5S: strumenti per valutare regolarmente l’aderenza agli standard e identificare aree di miglioramento.
  • Gestione visiva (Visual Factory): rendere gli standard, i target e i parametri di processo immediatamente visibili a tutti. Questo può includere schede di controllo a vista, grafici di performance, indicatori luminosi per anomalie o lavagne Kanban per la gestione dei materiali. L’idea è che l’azienda sia “controllabile a vista”.
  • Poka-Yoke (dispositivi a prova di errore): implementare sistemi che prevengano gli errori umani o li rendano immediatamente evidenti. Ad esempio, connettori che possono essere inseriti solo nel modo corretto.

Risoluzione di problemi: Seiketsu riduce il “mura” (variabilità) stabilendo procedure chiare e prevedibili. Diminuisce anche il “muda” di errori e difetti attraverso la standardizzazione e l’implementazione di sistemi a prova di errore.

5. Shitsuke (Sostenere, Mantenere, Disciplina)

Shitsuke è l’elemento più sfidante e forse il più importante, perché riguarda la disciplina e la promozione di una cultura di automantenimento e miglioramento continuo. Non è un’attività una tantum, ma un impegno costante a seguire gli standard e a cercare continuamente modi per migliorarli.

Applicazione pratica: Questa fase richiede un forte coinvolgimento della leadership e un approccio che incoraggi tutti i dipendenti a fare delle 5S una seconda natura.

  • Formazione e coinvolgimento: fornire formazione continua e coinvolgere attivamente gli operatori nella creazione e nel mantenimento degli standard.
  • Audit 5S regolari: effettuare audit periodici per monitorare i progressi e identificare nuove opportunità di miglioramento.
  • Riconoscimento e premi: riconoscere e premiare i team o gli individui che eccellono nell’applicazione delle 5S.
  • Feedback e miglioramento: pianificare feedback regolari con i Team e incoraggiare le risorse a suggerire miglioramenti agli standard.

Risoluzione di problemi: Shitsuke combatte la tendenza naturale al regresso, garantendo che gli sforzi non siano vani. Crea un ambiente in cui i problemi sono visti come opportunità di miglioramento e dove la ricerca della perfezione (uno dei 5 principi Lean) è una costante.

Le 5S e la “Caccia allo spreco”: Muda, Mura e Muri

L’essenza del Lean Thinking è la “caccia allo spreco”. Nella cultura giapponese, gli sprechi non si limitano al solo “Muda” (qualsiasi attività che assorbe risorse e non crea valore), ma includono anche “Mura” (variabilità) e “Muri” (sovraccarico). Le 5S sono uno strumento potente per affrontare tutti e tre:

  • Muda (sprechi di valore): come già accennato, ogni segmento del metodo Lean Production 5S è progettato per eliminare specifiche forme di muda: movimenti inutili, attese, difetti, sovrapproduzione, inventario in eccesso. Rimuovendo ciò che non serve (Seiri), organizzando ciò che resta (Seiton), mantenendo pulito e ispezionato (Seiso), standardizzando i processi (Seiketsu) e sostenendo la disciplina (Shitsuke), si riducono i tempi di attraversamento e si migliora la qualità.
  • Mura (variabilità): la variabilità nei processi genera inefficienze e sprechi di adattamento. Attraverso la standardizzazione (Seiketsu), le 5S creano un ambiente più prevedibile. Procedure chiare e posizioni definite per gli strumenti riducono le incertezze e permettono al flusso di lavoro di scorrere in modo più fluido e bilanciato.
  • Muri (sovraccarico): il sovraccarico delle persone o delle macchine porta a stress, errori e guasti. Un ambiente organizzato secondo le 5S previene il muri. Ad esempio, con Seiton, gli strumenti sono facilmente accessibili, riducendo lo sforzo fisico. Con Seiketsu, le procedure sono ottimizzate, evitando attività ridondanti. La postazione di lavoro deve essere ergonomica per prevenire infortuni e malattie.

Benefici duraturi: oltre l’ordine e la pulizia

L’implementazione rigorosa della Lean Production 5S si traduce in risultati tangibili e misurabili che vanno ben oltre un semplice ambiente di lavoro più piacevole. Le aziende che adottano le 5S vedono miglioramenti significativi in diverse aree:

  • Efficienza di processo: i tempi spesi in attività a non valore aggiunto (ricerca di strumenti, movimentazione inutile) vengono drasticamente ridotti, portando a un aumento della produttività. L’efficienza si misura in “minuti per pezzo” prodotti.
  • Qualità del prodotto/servizio: un ambiente ordinato e standardizzato minimizza gli errori e i difetti, contribuendo a un livello di qualità superiore. Una postazione “a prova di errore” e un processo robusto sono fondamentali.
  • Sicurezza sul lavoro: la riduzione del disordine, l’identificazione delle fonti di pericolo e la standardizzazione delle procedure operative portano a un ambiente più sicuro, con una diminuzione degli incidenti e degli infortuni
  • Riduzione dei costi: minori difetti, meno sprechi di tempo e materiali, e processi più fluidi si traducono direttamente in una significativa riduzione dei costi operativi.
  • Maggiore coinvolgimento e motivazione delle risorse: un ambiente di lavoro ben organizzato, pulito e sicuro aumenta la motivazione e il coinvolgimento delle persone. Essere coinvolti nel processo delle 5S genera un senso di ownership e responsabilità, alimentando la motivazione al miglioramento continuo. La comunicazione e lo sviluppo delle competenze sui prodotti, sui processi e sugli impianti sono cruciali in questo aspetto.
  • Facilità di ispezione e monitoraggio: un ambiente pulito e ordinato facilita l’identificazione rapida di anomalie e problemi, rendendo i processi più trasparenti e controllabili.

La Lean Production 5S come Fondamento del Lean World Class®

Il Lean World Class® è la metodologia proprietaria di Bonfiglioli Consulting, sviluppata per concretizzare e rendere efficace il Lean Thinking nell’intera catena del valore aziendale. All’interno di questa metodologia, le 5S non sono un’iniziativa isolata, ma il primo passo cruciale di un approccio strutturato che si articola in 7 Step per la “Workplace Organization“:

  • Step 0 – Attività Preliminari: preparazione e definizione dei team di lavoro, dei KPI (Key Performance Indicators) come produttività e difettosità per ogni Step, e del materiale necessario.
  • Step 1 – Pulizia Iniziale: implementazione della metodologia 5S (Seiri, Seiton, Seiso, Seiketsu, Shitsuke).
  • Step 2 – Riordino del Processo: implementazione della metodologia 3M (Muri, Mura, Muda) per standardizzare le operazioni dirette e indirette, gestire correttamente il workplace, i materiali e le attrezzature. Include la gestione visuale, il FIFO, lo studio dell’ergonomia (Golden Zone) e i Poka-Yoke.
  • Step 3 – Migliorare l’efficienza grazie all’implementazione delle SOP (Standard Operating Procedure) e della Visual Factory: condivisione delle procedure standard e creazione di una fabbrica controllabile a vista per il miglioramento costante dell’efficienza.
  • Step 4-7: questi step successivi si concentrano su aspetti come la formazione degli operatori, la fornitura dei materiali Just In Time e la realizzazione di sequenze di lavoro standard, ripetibili nel tempo.

Ogni pilastro del Lean World Class®, come la Workplace Organization, è strutturato in step con “deliverable chiari e definiti”. L’obiettivo è passare da uno stato reattivo (si reagisce ai problemi) a uno preventivo (si evitano i problemi noti) e infine a uno proattivo (si prevengono i problemi futuri attraverso l’analisi del rischio).

La Via per l’Eccellenza Operativa inizia qui

Le 5S sono molto più di una semplice tecnica di gestione. Sono una filosofia, un modo di pensare che promuove la disciplina, l’attenzione ai dettagli e un impegno costante per il miglioramento. Rappresentano la base solida su cui costruire una cultura aziendale Lean, in grado di affrontare le sfide del mercato con agilità, efficienza e qualità. La loro applicazione non solo ottimizza gli spazi e i processi, ma trasforma anche la mentalità delle persone, rendendole più consapevoli degli sprechi e più motivate a eliminarli.

Se siete pronti a iniziare il vostro percorso verso un ambiente di lavoro più efficiente, sicuro e produttivo, le 5S sono il primo, fondamentale passo. Sono la dimostrazione che i maggiori impatti possono derivare dalle azioni più semplici e sistematiche.

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